NON SI PUÒ RESTARE IN SILENZIO

Oggi il Papa ha definito i matrimoni gay “un’offesa contro la verità della persona umana” e “una ferita grave inflitta alla giustizia e alla pace”.
E visto che la pace va perseguita con ogni mezzo… Ratzinger benedice la promotrice ugandese di una legge contro l’omosessualità che prevede la pena di morte.
Sono indignato.
E credo che restare in silenzio davanti a queste parole e a questi gesti vergognosi sia una grave complicità morale.
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