Poi mi domandano…

Locate di Triulzi. Milano. Lombardia.

Il Sindaco è del PD, l’Assessore Provinciale è del PDL, il Parco Sud prima stralcia 100 mila mq di aree agricole là vicino (con l’ok di Pisapia) e poi con una scelta bipartisan, dà il via libera ad un outlet che si porterà l’ennesima autostrada a 4 corsie.
E poi mi domandano perché l’alternativa non possa essere che fuori da questi schieramenti.

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5 Responses so far.

  1. Matteo Fumagalli ha detto:

    A parte sindaci e assessori del PD con o senza L, mi lascia basito sopratutto l’atteggiamento della direzione del Parco. C’è da dare una bella sistemata anche agli enti parco, deve finire la storia che i parchi siano appannaggio dei soliti politici che fanno gli interessi non del territorio, ma delle loro lobbies. I parchi, come succede in altre nazioni, devono essere nelle mani di tecnici ambientali che devono fare gli interessi del territorio, non dei partiti e delle lobbies del cemento. Purtroppo oltre il Parco Sud ci sono numerosi esempi di malagestione dei Parchi.

  2. Pietro Del Zanna ha detto:

    No Domenico, banalizzare e semplificare le cose non è da te (o forse sì, ed ho preso una vera cantonata e non sai quanto mi fa male). Sai che oggi nessuno ti chiede di entrare in “questi schieramenti”, ma di presentarti (presentarci) al confronto programmatico con Ambrosoli, che sarebbe una candidatura della società civile (sostenuta anche dai partiti del csx), per verificare, e sottolineo verificare, se ci sono le condizioni per un cambiamento reale del governo del territorio. Sottrarsi a questa eventuale opportunità è una responsabilità che ti assumi e che non condivido minimamente.

  3. Domenico Finiguerra ha detto:

    Pietro, io non vieto mica il confronto a nessuno. Io dico solo che non sono interessato ad alcuna proposta politica che preveda rapporti con il PD, e figuriamoci con l’UDC.
    Illudersi che una persona che non provenga dai partiti (di cui comunque non conosco la biografia politica) possa ribaltare i partiti come dei calzini e soprattutto cambiarne l’agenda politica è una pura illusione.

  4. Pietro Del Zanna ha detto:

    Io credo che sia opportuno sempre, e a maggior ragione in una fase storica come questa, leggere attentamente ciò che succede in ogni suo passaggio. Tu sai meglio di me che dentro il PD ed anche dentro l’UDC vi sono persone più che degne. Questi partiti sono in una forte crisi e qualcosa, per forza di cose, cambierà. Io non credo in una loro capacità di autoriforma interna. Credo molto più plausibile che la spinta venga dall’esterno. In questo ero pienamente d’accordo con te nel non prendere in considerazione una tua candidatura alle eventuali primarie del centrosinistra. Ma la candidatura di Ambrosoli spariglia le carte ed apre un braccio di ferro all’interno di quei partiti. Metto qui un post di Fiorello Cortiana: La discontinuità in Lombardia deve avvenire sia rispetto al regime ciellino, sia rispetto alla consociazione che il CSX ha avuto con esso. Da qui il Patto Civico, a sostegno di Umberto Ambrosoli, tra il CSX che vuole andare oltre se stesso e tutti coloro che in esso non si riconoscono, ma sono persone democratiche, che vogliono il cambiamento e vogliono parteciparvi. Le primarie sono di questo CSX, chi non è di questo CSX non vi si riconosce. Occorre un percorso comune tra queste persone e il CSX se si vuole dar vita ad un processo innovativo e vincente. Per cambiare e vincere in Lombardia (che è diversa da Milano) bisogna avere il coraggio di andare oltre le appartenenze di schieramento e guardare alla credibilità dei programmi e delle persone, come ha fatto il sindaco repubblicano di NY Bloomberg, scegliendo di appoggiare Obama.

    Credibilità dei programmi e delle persone, esattamente. Sfuggire a questo confronto è un’occasione importantissima perduta.

  5. Domenico Finiguerra ha detto:

    Pietro, non so più come dirtelo. Dentro quei partiti, sono certo che ci siamo brave persone. La questione è un’altra. A prescindere dalle persone, siano esse della società civile o dei partiti stessi, le agende politiche non cambiano. Le pratiche e le parole sono le stesse. Se qualcuno pensa il contrario, fa bene a seguire il suo intuito.
    Io seguo il mio (di intuito) e la mia esperienza: i quali mi dicono che in Italia e in Lombardia, l’alternativa non può passare dal PD e tantomeno dall’UDC. Ma questo questo, sono anche un po’ stanco di ripeterlo.

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