UN’ALTRA MANOVRA, UN’ALTRA ITALIA
dal Blog sul Fatto Quotidiano
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Pur essendo convinti che questa manovra, come quelle precedenti e come quelle che seguiranno, è soltanto una tappa del tour di saccheggio ai danni dei diritti dei cittadini e dei lavoratori, conquistati in oltre mezzo secolo, e di depredazione dei Beni Comuni, vogliamo provare anche noi a cimentarci nell’esercizio più in voga di quest’estate: dove troviamo i soldi per dare una risposta alle “esigenze” dei mercati?
Prima, però, una piccola premessa molto sostanziale, fatta di cifre semplici e secche: ogni anno dobbiamo fare a meno di 60 miliardi che se ne vanno in corruzione; ogni anno 120 miliardi non sono incassati a causa dell’evasione fiscale. I tutto fanno 180 miliardi. In dieci anni sarebbero 1800 miliardi, ovvero lo stock di debito pubblico.
Se lo stato si mettesse di buzzo buono, senza guardare in faccia a nessuno, potremmo azzerare il debito pubblico ed emanciparci dallo strangolamento di chi oggi lo detiene…
Se poi si facessero emergere i 350 miliardi di economia sommersa e si inseguissero (altro che scudo!) i 500 miliardi di capitali rifugiati nei paradisi fiscali… (fonte: Soldi Rubati, di Nunzia Penelope), magari oggi non staremmo qui a tremare ogni volta che la borsa di Milano apre i battenti…
Vabbè… Intanto cominciamo con questo elenco (che si aggiunge alle già innumerevoli proposte di buon senso, come quelle contenute nella contromanovra di Sbilanciamoci) e lo lasciamo aperto al contributi dei lettori e dei commentatori…
- Tagliare almeno il 50% dei 36 miliardi di euro spesi tutti gli anni in missioni militari, mimetiche, baionette, cacciabombardieri e rancio ed impiegare le forze armate nella lotta all’illegalità, all’evasione e alla corruzione.
- Applicare l’ICI al 7 per mille a tutti gli immobili (non destinati alla preghiera e al culto) di proprietà della Chiesa o di ogni ente religioso.
- Abolire l’8 per mille.
- Raddoppiare le imposte sui beni e sulle merci dannosi per la salute (es. tabacco, alcool, grassi animali) e azzerare quelle sui beni e sulle merci che fanno bene alla salute (frutta, verdura): in questo modo abbasseremo anche la spesa sanitaria.
- Portare al 40% la tassazione sulle rendite finanziare (in fondo sarebbe comunque un aliquota inferiore alla massima aliquota irpef), compresi i Titoli di Stato.
- Ridurre del 50% il numero di Parlamentari e di Consiglieri Regionali.
- Ridurre del 50% ogni indennità percepita da Parlamentari, Ministri, Manager Pubblici, Consiglieri di Amministrazione, Consiglieri Regionali e comunque fissare un tetto massimo di € 5000 mensili netti.
- Ridurre del 70% i costi di funzionamento del Quirinale, del Parlamento, della Presidenza del Consiglio e di ogni Ministero.
- Abolire ogni vitalizio e parificare il trattamento previdenziale dei lavoratori della politica a quello dei lavoratori del Pubblico Impiego.
- Tagliare l’80% delle auto blu e delle auto grigie e destinare i risparmi alle forze di polizia impegnate nella lotta all’evasione e all’elusione fiscale.
- Cancellare tutte le norme che consentono, facilitano o istigano all’elusione fiscale (basta un discreto commercialista per farne l’elenco completo).
- Cancellare il programma di Grandi Opere che finora non ha rilanciato nulla e che ha solo aumentato la spesa pubblica per militari inviati a presidiare cantieri contro le popolazioni locali, e destinare le risorse risparmiate ad iniziative in grado di curare il paese e dare posti di lavoro veri: un piano nazionale di sistemazione delle infrastrutture esistenti (se crolla il tetto del tuo garage, non ti compri una Ferrari, ti sistemi il tetto e ti tieni la Punto); un piano nazionale di piccole opere: di cura del dissesto idrogeologico, di recupero del patrimonio storico e artistico, di tutela dell’ambiente e del paesaggio italiano; una nuova riforma agraria, che rimetta l’agricoltura (economia reale) davanti alla finanza e al cemento e incentivi i giovani a tornare alla coltivazione della terra; un piano nazionale per i rifiuti: con un miliardo di euro si farebbe partire la raccolta differenziata “porta a porta” in tutta Italia e si creerebbero 200 mila nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato; un piano nazionale per la riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico esistente, e forme incentivanti per gli edifici privati, ciò’ che consentirebbe in un colpo solo di creare almeno 250 mila posti di lavoro, ridurre sensibilmente la dipendenza energetica del nostro Paese dalle fonti fossili, abbattere le emissioni inquinanti in atmosfera.
- Limitare gli incentivi per le fonti di energia rinnovabili esclusivamente agli impianti di piccola taglia realizzati sui tetti e in zone compromesse, con esclusione tassativa per quelli realizzati su suoli fertili o in zone di pregio paesaggistico e ambientale.
- Cancellare ogni finanziamento pubblico alla sanità e alla scuola privata (compresa quella paritaria).
- Vietare ogni forma di sponsorizzazione da parte di enti pubblici a manifestazioni politico-culturali (come questa)
- Tassare al 20% del valore di mercato tutti i mezzi di trasporto di lusso intestati a persone fisiche o società italiane e straniere, che si trovino anche momentaneamente in territorio italiano: yacht, aerei, automobili.
Già ci immaginiamo alcuni commenti di alcuni dei fanatici simil-liberisti:
“Ma questa è demagogia pura!”
Se facessimo solo il 20% di quest’elenco, sarebbe Politica con la P maiuscola. La vera demagogia è quella di chi propone le solite soluzioni: tagli alle pensioni, innalzamento età pensionabile, privatizzazioni, tickets, riforme istituzionali di livello condominiale.
“Ecco i soliti anticlericali!”
Nessuno mette in discussione la libertà di professare la propria religione.
“Si bravi, così diamo una sberla al mercato e facciamo fuggire i capitali all’estero!”
Sarebbe legittima difesa, perché finora, la mano invisibile del mercato, che non è cieca, ha dato sberloni sempre agli stessi, e ripetutamente.
“In questo modo si deprimono i consumi e l’economia rallenterebbe!”
Non potrebbe certo essere peggio della situazione in cui ci troviamo ora. Le ricette stantie del vigente modello di sviluppo, crescita, consumi e ricerca della competitività, hanno creato solo peggioramento delle condizioni di lavoro, della qualità della vita e delle relazioni sociali. Il dogma della crescita infinita va superato, perché saccheggiati tutti i beni privati e i diritti dei poveri cristi, si passerà, laddove non si è già praticato, al saccheggio dei beni comuni.
E comunque queste proposte hanno già dimostrato, laddove praticate nelle piccole realtà virtuose d’Italia, che l’economia non rallenta, cambia semplicemente direzione prendendo una strada sostenibile capace di futuro!
“I mercati non approverebbero mai e l’Italia andrebbe a picco!”
Ma la sovranità appartiene al popolo o ai mercati? I partiti e i governi rispondono alle agenzie di rating o ai cittadini? Se la politica dipende dall’economia, alla fine, sarà la finanza a decidere su beni comuni, diritti di cittadinanza e rapporti economico/sociali.
Le organizzazioni cui i governi hanno ceduto la sovranità economica (Fmi e Bce) non godono di nessuna legittimazione politica.
I cittadini devono riappropriarsi della politica e riprendersi tra le mani il proprio destino.
Domenico Finiguerra, Sindaco di Cassinetta di Lugagnano
Marco Boschini, Coordinatore Associazione Comuni Virtuosi
Condivido al 100 %
Sei bravissimo, io appoggio in pieno il tuo programma.
Ponti d’oro ai comuni virtuosi e ai sindaci onesti.
Tutte cose ovvie ed intelligenti! Io aggiungerei: aumentare i prezzi delle concessioni per sfruttamento delle risorse naturali come fonti di acque minerali, cave, piattaforme petrolifere in mare (queste sarebbero da abolire ma se le concedete almeno fatele pagare care!) ecc…
semplicemente M A G N I F I C O, come sempre! Ciao, Sindaco delle meraviglie
Mi sembra l’idealizzazione di un mondo ideale come quello proposto dal film “Demolition Man”!
Alcune cose sono condivisibili am altre terribilmente ridicole, come ad esempio:
– “Raddoppiare le imposte sui beni e sulle merci dannosi per la salute (es. tabacco,alcool,grassi animali) e azzerare quelle sui beni e sulle merci che fanno bene alla salute (frutta,verdura):in questo modo abbasseremo anche la spesa sanitaria.”
Nel paese in cui produciamo il miglior viticoltura è una delle eccellenze a livello mondiale non mi sembra ideale.
Per quanto riguarda la tassazzione delle rendite finanziarie e dei beni di lusso, si correrebbe il rischio che alla fine questi capitali se ne vadano dall’italia indebolendola ulteriormente. Non fraintendetemi, tassare che ha un più soldi ok, ma arrivare al 40% sulle rendite finanziare vuol dire constringere chiunque investa ad andarsene da un’altra parte.
Restiamo con i piedi a terra.
Ciao Domenico,
io penso che più o meno questi siano i veri tagli che vorrebbero tutti gli Italiani, salvo per uno che mi pone dei dubbi:
il punto 14) eliminazione dei finanziamenti alla sanità e scuola privata,
se mi vede d’accordo sulla sanità privata, ho qualche dubbio sulla scuola privata comprendendo le parificate.
Io ho frequentato l’Istituto Tecnico Aldini e Valeriani di Bologna, è una scuola comunale, legalmente riconosciuta e parificata, non sono d’accordo di tagliare fondi ad una istituzione che da oltre mezzo secolo ha dato la possibilità di studiare “egregiamente” a migliaia e migliaia di Periti Industriali e di Qualificati dando a disposizione laboratori e professori che gli istituti Statali nemmeno si sognano.
E cosa dire degli Istituti di Qualificazione Professionale, ad esempio quelli di proprietà delle ACLI, dove ho insegnato alcuni mesi anch’io all’inizio della mia carriera lavorativa ?
E ancora, gli Istituti Tecnici retti dai Salesiani ? e le rispettive Scuole medie che ho frequentato da ragazzo, anche questi sono Istituti serissimi ed efficienti, con laboratori eccellenti e professori qualificati, dove nessuno ti regala niente, anzi … spesso anche troppo severi nei giudizi !!!
Lasciamo stare i tagli all’istruzione, quella che sia, privata o pubblica … vediamo invece di convogliarli alle migliori Istituzioni di insegnamento, per poterle far ancora progredire e sfornare persone sempre più preparate, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche da quello della maturità critica che ci aspetta da uomini di vent’anni.
Saluti da un ammiratore.
in una situazione simile sarebbe finalmente possibile diminuire il costo del lavoro dopo 3 anni e contemporaneamente, mentre si lavora sul bilancio pubblico, permettere agli imprenditori di aumentare la loro forza lavoro, la loro produzione e la crescita dello stato vera.
Vorrei far notare che il link “Share” non funziona, perché il vostro dominio è bloccato…
Le idee sono carine, ma tanto è utopia pura…
Condivido in gran parte.
Alcuni di questi punti però credo siano più adatti ad essere utilizzati in campagna elettorale più che essere spacciati come PRINCIPALI scelte strategiche per il rilancio dell’economia.
Ad esempio mettere ben visibile al SECONDO punto, la tassazione ICI per chiesa o ogni ente religioso, facendo appunto un distinguo tra quello che è chiesa di Roma e tutto il resto, mi sembra un cristalizzarsi sui soliti temi della vecchia (quindi attuale) politica.
Riguardo ad alcuni temi ormai non si ragiona più, ogni politico ed elettore si affida alla sua “dottrina”; che sia quella cattolica, “comunista” (sempre che ne esista una sola), radical chic,..
Ho sempre votato centro sinistra ma inizio veramente a stufarmi di certi slogan e soprattutto di sentir parlare in continuazione di temi, più utili a racimolare fasce di elettori più che a risanare il nostro paese.
Spero in questo caso di sbagliarmi anche perchè da quello che ho potuto leggere su internet Domenico Finiguerra mi è apparso come uno dei pochi con la voglia ed il coraggio di FARE.
cosa dobbiamo fare per realizzare questi punti!
vediamo il mio parere sui punti..
1) facile a dirsi, ma essendo l’italia uno stato militarmente debole e oltretutto sconfitto in guerra deve per motivi che tutti sappiamo sottostare alle nazioni unite e muoversi, volente o dolente, dietro gli americani…
2) magari…
3) relativamente d’accordo, soldi stanziati per la ricerca in italia sono pochi, se togliamo anche quelli dell’ 8 per mille siamo fregati, magari abolire quelli alla chiesa e allo stato che tassa già abbastanza…
4) si colpirebbe comunque una fascia già debole ed in difficoltà ed aumenterebbe a dismisura il contrabbando, otterresti poco a favore della salute, oltretutto l’alcool se non abusato (1 – 2 gocci alla settimana) apporta benefici a vasi e circolazione, bocciato.
5) non possedendo nulla non conosco gli scaglioni di aliquota attuali, ma se per i piccoli risparmiatori che hanno via 10000€ a fatica dovesse risultare più alto, allora è bocciata.
6) questo lo dicono tutti da anni…
7) anche molto meno… 2000€ sono già il doppio di quello che una persona media guadagna con 8 ore di lavoro, come indennità sono già un’ esagerazione…
8) qui è troppo generico, parlare giusto per non va bene, bisogna fare un’ attenta analisi e vedere cosa si può e si deve tagliare, non sparare percentuali grosse solo per attirare il pubblico…
9) qui sul vitalizio mi sento preso in causa, ho subito in infortunio sul lavoro che mi ha portato a 24 punti di invalidità (fratture vertebrali) perchè dovrebbero togliermi il vitalizio? la schiena non tornerà mai come prima… per la parificazione del trattamento ok.
10) può anche andare bene, bisognerebbe sapere con discreta precisione il risparmio che questo comporterebbe.
11) basterebbe abbassare la pressione fiscale a chi si trova sotto una certa soglia di fatturato, con oltre il 50% di tasse un povero negoziante di una piccola cittadina riesce mediamente a guadagnare come un operaio, non è giusto, il negoziante rischia del suo ogni giorno ed ha investito in un’ attività, il dipendente non rischia di fallire.
12) se hai il potere di battere le mafie locali non sarebbe un problema, da me sono 10 annni che la raccolta differenziata avviene porta a porta, (umido, carta, vetro e rifiuto domestico generico), a napoli non la vedremo mai… a meno che ne nasca un business per la malavita… idem per il controllo militare dei cantieri, secondo voi è davvero il popolo il problema?
13) sono comunque fonti di energia inutili allo stato attuale, si guardi il bilancio di e-on italia, giusto per farsi un’idea… e i pannelli fotovoltaici che promettono di guadagnare vendendo la corrente a enel… alla fine quella prodotta non basta e bisogna comunque pagare una bolletta… e lo smaltimento dopo circa 10 anni (la durata media) dei pannelli ha costi ad oggi enormi. Speriamo nella fusione a freddo.
14) ok entrambi hanno introiti.
15) non ho visto nulla sul link… a parte una testata altamente sinistroide…
16) follia, come è follia dover pagare in italia bolli auto, canoni rai.. diventati da tassa di possesso a bollo di circolazione e tassa su apparecchi audio visivi? ma li ha pagati io e ho già versato iva al 20% sulla tv… cazzo volete ancora da me? allora me la regalate e vi pago il noleggio… bollo auto? su 20000€ che costa ormai una segmento C media o una alta segmento B, 3333€ sono di iva… e vi devo altri soldi per circolare? e poi suolo pubblico adibito a parcheggio… a pagamento? una tassa quando vado in bagno no?
ok, adesso potete anche insultarmi, però io ho detto tutto educatamente, mi piace il confronto…
Finiguerrae Boschini premier. Subito!!!!
Caro Sindaco, sono d’accordo con te al 120%, e condivido in pieno le tue proposte di come amministrare la “”famiglia”” italia.
da oltre un anno vado infondendo il metodo “Islandese” ma pochi lo recepiscono, aime questa è la cultura italiana.
A Firenze abbiamo un sindaco che ha finanziato le sue campagne elettorali con i soldi della gente ( documentato dalle delibere di spesa della Provincia)persino l’aperitivo e la pizza li pagava con la carta di credito della Provincia, nonostante ciò è sempre in Tv ad autocelebrarsi, si valuta l’immagine no la sostanza, niente di personale con Matteo Renzi, ma questa è la realtà della politica.
Caro Domenico, ci vorrebbero migliaia di sindaci e politicici come te, per svegliare l’Italia da questa falsa illusione di benessere.
Concludo, ho 65 anni, mio padre mi ha lasciato un Italia povera ma pulita, cosa lascerò io???????.
To saluto con stima,Andrea.
Grazie!
Un caro saluto a te Andrea.
E grazie.
Ciao Sara, potremmo cominciare con l’unirci…http://www.domenicofiniguerra.it/?p=2051
A presto
Condivido in pieno pur tenendo conto delle perplessità espresse da alcuni commenti. Si può fare se davvero lo si vuole. Le persone, in fondo, sanno cosa è giusto, devono solo trovare un portavoce forte e credibile attorno al quale fare squadra. Anche io cerco di pubblicizzare il più possibile l’idea Islandese. Solo liberandoci del controllo delle banche centrali si potrà avere un risanamento dei conti ed una politica libera dai ricatti. Aggiungo alle tue proposte la nazionalizzazione della moneta e delle banche come da proposta di legge già studiata da alcuni http://www.simec.org
Buon lavoro!!!!!
condivido tutto,ma forse la sanita e la scuola privata dovrebbero solo essere controllate in maniera differente ,anche perchè senza finanziamenti potrebbero anche chiudere e allora sarebbero tanti posti di lavoro,anche se precario,che andrebbero a finire.ma sono convinta che TU una soluzione la troveresti.ti ammiro molto.
Non sono in grado di valutare, in pratica, quante di queste proposte, siano in pratica realizzabili. DI UNA COSA SONO BEN CONVINTA: CHE SE NULLA SI FA, TUTTO RIMANE NELLO STATO ATTUALE DELLE COSE e visto che come si dice “il peggio non è mai morto”, chissà che non potremo trovarci in situazioni ancora peggiori.
Bisogna fare dei passi, cmq CORAGGIOSI, SOSTANZIALI, TRASGRESSIVI non perchè lo siano realmente, trasgressivo e fuori da ogni regola è bensì quello che abbiamo tutto il giorno sotto gli occhi. Insomma infiniti auguri, FORZA E CORAGGIO (ma mi pare che non manchino, nè l’una, nè l’altro)Cordialmente Lea
sono d’accordo, però fino a quando queste proposte non diventano una piattaforma programmatica elettorale sono solo un utile esercizio di buon senso.
Buongiorno,
mi trovo molto d’accordo con il programma ottimista e riformista esposto.
Tuttavia mi chiedo quali investimenti faranno da contraltare agli augurati risparmi.
Ora, è vero che la nostra ideologia mette l’economia al servizio della politica, ma la Storia insegna il contrario, da Diocleziano (http://it.wikipedia.org/wiki/Riforma_monetaria_di_Diocleziano) a Marx, fino ad arrivare al fallimento della Repubblica di Weimar. Insomma, giocare a fare gli economisti ha fatto parecchi danni in passato.
Detto questo, esiste davvero un piano di investimento serio che oltre ad eliminare i rami secchi dia linfa nuova alle medie piccole imprese italiane?
A mio modesto parere (che supporto con più autorevoli fonti), utile ed indispensabile sarebbe investire da un lato nello sviluppo tecnologico, e dall’altro in quello umano: riforma meritocratica dell’istruzione (promuovere istituti ed insegnanti di alto profilo, lasciare indietro chi non vuole andare avanti), iniezione di borse di studio per chi porta i migliori risultati, ma soprattutto una politica di sgravo fiscale totale (a spese della Repubblica, quindi anche nostre) per chi decide di assumere a tempo indeterminato.
Con i fondi raccolti come indicato nei sopra citati 16 punti, questi progetti si trasformerebbero da utopia in Programma.
Allego appunto le fonti con le quali mi sono documentato:
http://esameavvocato.diritto.it/docs/31747-il-mercato-del-lavoro-fra-investimento-in-conoscenza-e-nuovo-umanesimo-tecnologico
http://www.invitalia.it/site/ita/home/investimenti-esteri/per-investire/mercato-del-lavoro.html
Nessuna a proprio nessuna di queste “soluzioni ad ogni male” è privo di una altra faccia della medaglia .
Non voglio entrare nel merito , ma comunque è pura demagogia da socialdemocratico e radicale.
L’unico problema è diventare competitivi nella industria manifatturiera anzichè disperdere il nostro KnowOut permettendo alle nostre aziende di trasferirsi in Cina….LAVORO LAVORO LAVORO …..tutto il resto solo spiccioli ma comunque tante belle parole per incantare il popolino
ciao domenico sono mario da bali ,io ti seguo sempre anche da qui ,sei un grande continua cosi perche se anche piccolo la tua voce e grande e arriva fino a bali imdonesia ciao mario
Domenico è un ottimo programma.
Quanto all’evasione fiscale, io suggerirei una graduale (un anno in tutto) riduzione del contante in circolazione e la riduzione a 1/10 delle commissioni bancarie sulle operazioni.
Domenico alle prossime elezioni nazionali ci saranno grandi spazi, pensaci.
Un caro saluto
Perfettamente d’accordo su tutto ! Peccato caro sindaco non sei al posto del Mario fustigatore Monti
non so come possa essere che questo articolo sia stato scritto il 20 Agosto, ma il punto 13 è uno dei migliori, se su ogni tetto venisse predisposto un impianto fotovoltaico si autopagherebbero le spese per l’energia dell’illuminazione delle scale e dell’ascensore e addirittura il condominio avrebbe una piccolissima quota da destinare magari alle ristrutturazioni, dando così lavoro ad altre persone
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/08/19/ma-la-sovranita-appartiene-al-popolo-o-ai-mercati/152435/