ECOLOGISTI E CIVICI. COMINCIAMO A COSTRUIRE L’ALTRA ITALIA.

ECOLOGISTI E CIVICI.

COMINCIAMO A COSTRUIRE L’ALTRA ITALIA.

DAL BASSO

ECOLOGISTI E CIVICI, UNA SPERANZA PER COSTRUIRE UN’ALTRA ITALIA

Negli ultimi anni, insieme a molti altri amministratori locali, sindaci e assessori, che lavorano quotidianamente e con umiltà nei territori, lontani dalle luci della ribalta televisiva, ho avuto la fortuna di incontrare migliaia di persone e centinaia di realtà sparse in tutto il paese. Comitati di cittadini, associazioni ambientaliste, circoli di partito (spesso delusi dai propri vertici), liste civiche, gruppi di acquisto solidali e popolari. Esperienze sparse che cercano di cercare e mettere in pratica un nuovo modo di fare politica orientati da una serrata e fondata critica a questo modello di sviluppo e di società che sta precipitando il paese e il pianeta verso il baratro.

Migliaia di esperienze, migliaia di zattere in navigazione nel pantano che è il panorama politico attuale. Tutte alla ricerca di un’altra Italia e di un altro mondo possibili. Tutte accomunate dallo stesso spirito di amore nei confronti del nostro paese, dallo stesso senso di responsabilità nei confronti delle prossime generazioni, dalla stessa voglia di cambiamento. Tutte in viaggio verso la stessa meta, orientate dalla stessa bussola e guidate sulla stessa rotta. Ma tutte destinate a restare voci isolate e inascoltate da chi detiene il comando dei grandi transatlantici della politica .

Al termine di quasi tutti i convegni, dibattiti o riunioni, in cui si erano affrontati temi quali il consumo di territorio e la cementificazione del paese e del paesaggio, i rifiuti e la dannosità degli inceneritori, l’energia nucleare o l’acqua pubblica, l’integrazione e i diritti, la gran maggioranza dei partecipanti, me compreso, tornava a casa con un sentimento strano nel cuore: quello di sentirsi una minoranza rabbiosa. Quello di chi sa, lo sente, di aver ragione, ma essendo una minoranza pensa di non poter mai riuscire a cambiare le cose. E quasi sempre ci si lasciava abbandonando le sale o le piazze condividendo la necessità di costruire un luogo politico nuovo che fosse il frutto dell’unione di tutte queste minoranze. Un soggetto politico nazionale che trasformasse le nostre minoranze rabbiose in un unico e credibile progetto per l’Italia.

La convention del 21 e 22 maggio è l’occasione per cominciare a costruirlo questo nuovo soggetto. Verdi, Costituente Ecologista, Appello Abbiamo un Sogno e Sindaci della Buona Amministrazione. Si cominciamo da qui. Ma il percorso è e resterà aperto, a tutti coloro che vorranno mettersi in gioco e soprattutto ai cittadini. Sempre più distanti e distinti dalla politica attiva.

Oggi è giunto il momento, per tutti coloro che non vogliono rassegnarsi a restare ai margini dello scenario, inascoltati, e credono che ci sia bisogno di passare al più presto dalle sale per convegni alle piazze aperte della bella politica, di uscire allo scoperto e sporcarsi le mani per togliere il fango politico che si è accumulato e che ricopre il nostro paese. È ora di far entrare nel pantano della politica mediatica e autoreferenziale un fiume di acqua pulita.

Oggi è ora di unirsi. E oggi lo faremo con la nuova rete Ecologista e Civica, che nasce a Roma. Fortemente voluta dai Verdi, che con atto di grande generosità e coraggio hanno aperto ad esperienze diverse come le nostre, fatte di centinaia di sindaci e amministratori locali, che in questi anni di crisi politica, economica e sociale sono stati forse l’unica certezza istituzionale che ha tenuto unito il paese. Una rete che mettendo insieme energie eccezionali, grande voglia di cambiamento ed esperienze reali che stanno già cambiando il paese, diventerà una speranza per questa Italia in perenne smottamento, in perenne crisi ambientale, sociale e morale.

Una rete che si farà soggetto politico in grado di portare a livello nazionale quanto dal basso, da anni, movimenti, comitati ed enti locali hanno già concretizzato, dimostrando che un’altra Italia è possibile! E dobbiamo costruirla, insieme.

Domenico Finiguerra

Sindaco di Cassinetta di Lugagnano

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